Storia della Parrocchia

L’incremento della popolazione nelle periferie di Padova, dopo la seconda guerra mondiale, vide tra l’altro la costruzione di un grosso quartiere detto “Quartiere Forcellini”, compreso nel territorio delle parrocchie di Cristo Re e Terranegra.

 In quel periodo chiese e patronati erano molto frequentati e per garantire un’assistenza religiosa migliore e più comoda, con decreto del 25 dicembre 1960, venne quindi creata la parrocchia dello Spirito Santo, affidata inizialmente alla Società del Verbo Divino che nelle vicinanze aveva eretto l’Istituto Missionari Verbiti.

La prima pietra della chiesa è stata posta il 12 giugno 1960 e l’edificio inaugurato e aperto al culto il 24 giugno 1961.  

Nel 1989 la congregazione dei Verbiti rinunciò alla cura della parrocchia e la riaffidò alla diocesi.


DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE DI SPIRITO SANTO

Correva l’anno 1978, e il 1° novembre il vescovo Girolamo Bortignon alle
ore 10, iniziava una suggestiva celebrazione liturgica nella nostra chiesa,
chiamata RITO DELLA DEDICAZIONE DI UNA CHIESA, che comporta
l’unzione dell’altare e di 4 croci alle pareti oltre che l’aspersione del luogo e
dell’assemblea, come pure la solenne proclamazione della Parola di Dio.
Dedicare una Chiesa è sottolineare che continua, in un luogo preciso, una
storia d’amore e di tenerezza che comprende tutta l’umanità. L’edificio fatto
da mani d’uomo potrà passare. Il Signore, invece, dimora fra i suoi da quan-
do Gesù venne ad abitare tra noi per mezzo dello Spirito, che fece di Maria
la prima “casa” del Verbo, fatto carne e che, nell’Eucaristia ogni giorno,
ripete con noi e per noi il suo Dono. A questo proposito, papa Benedetto in
una celebrazione di Dedicazione commenta: “Abbiamo dedicato questo spa-
zio sacro a Dio, che si è rivelato e donato a noi in Cristo per essere definiti-
vamente Dio con gli uomini. La Parola rivelata, l’umanità di Cristo e la sua
Chiesa sono le tre espressioni massime della sua manifestazione e del suo
dono agli uomini. “Ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno
può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù
Cristo” (1Cor 3, 10-11). Il Signore Gesù è la pietra che sostiene il peso del
mondo, che mantiene la coesione della Chiesa e che raccoglie in ultima uni-
tà tutte le conquiste dell’umanità. In Lui abbiamo la Parola e la Presenza di
Dio, e da Lui la Chiesa riceve la propria vita, la propria dottrina e la propria
missione. La Chiesa non ha consistenza da se stessa; è chiamata ad essere
segno e strumento di Cristo, in pura docilità alla sua autorità e in totale ser-
vizio al suo mandato. L’unico Cristo fonda l’unica Chiesa; Egli è la roccia
sulla quale si fonda la nostra fede. Basati su questa fede, cerchiamo insieme
di mostrare al mondo il volto di Dio, che è amore ed è l’unico che può ri-
spondere all’anelito di pienezza dell’uomo. Questo è il grande compito, mo-
strare a tutti che Dio è Dio di pace e non di violenza, di libertà e non di co-
strizione, di concordia e non di discordia… Quest’affermare Dio porta con
sé la suprema affermazione e tutela della dignità di ogni uomo e di tutti gli uomini: “Non sapete che siete tempio di Dio?… Santo è il tempio di Dio, che
siete voi” (1Cor 3, 16-17)… Come insegna l’episodio di Zaccheo (cfr. Lc 19,1-
10), se l’uomo lascia entrare Dio nella sua vita e nel suo mondo, se lascia che
Cristo viva nel suo cuore, non si pentirà, ma anzi sperimenterà la gioia di condi-
videre la sua stessa vita, essendo destinatario del suo amore infinito”.